Belli i droni. Ma rispettano la privacy?

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drone-videocamera-GDPR-privacyNegli ultimi anni i droni sono passati dall’essere una semplice novità nel panorama dell’intrattenimento e del modellismo, ad essere sperimentati sempre più realisticamente in ambito retail per le consegne a domicilio (vedi Amazon) o sanitario, ad esempio per le attività di ricerca e soccorso in caso di emergenza. A prescindere dal campo di applicazione, la prima implementazione è però stata sempre la stessa: montarci una videocamera.

Se nei casi più istituzionali e aziendali sopra citati l’utilizzo di una videocamera, anche collegata in remoto per la trasmissione in diretta di immagini, ha una sua ragione d’essere ben precisa e concreta, e quindi regolamentata, lo stesso non si può dire per l’ambito casalingo e personale. Lo si fa per divertimento, per provare l’ebbrezza di scoprire come appare la propria piccola porzione di mondo da lassù. Addirittura c’è chi ha inventato droni che ti seguono a distanza per riprendere le tue attività all'aria aperta.

E il problema in ambito privacy è proprio questo: la videocamera.

Il nuovo GDPR e le riprese dei droni in luoghi pubblici

Il rischio con le riprese fatte dall’alto è quello di violare l’intimità e gli spazi personali altrui, specie se la finalità è quella della condivisione via internet (siti web, blog, YouTube, social network, sistemi di chat). Tali pubblicazioni devono infatti avvenire sempre e soltanto dietro esplicito consenso dei soggetti ripresi, pena il rischio di incorrere in una serie di irregolarità, se non addirittura in veri e propri reati.
Qualora questo non fosse possibile occorre quantomeno assicurarsi che i soggetti ripresi non siano riconoscibili, o perché ritratti da troppo lontano, o in seguito all’utilizzo di software specifici per oscurare volti, targhe automobilistiche, indirizzi, ecc.

“Ma se riprendo solamente il giardino di casa mia? Non Posso?”

In casi come questi certamente sì, ma è comunque sempre buona norma avvertire prima i vicini: riprendere inavvertitamente loro o la loro proprietà è molto facile, così come lo è captare conversazioni private altrui.

Che si tratti di registrazioni video o audio, divertirsi con i droni è lecito e divertente, ma assicuratevi sempre di rispettare la privacy degli altri, senza invaderne gli spazi personali, di usare solo droni che rispettino i principi di privacy by design e privacy by default (cioè costruiti e configurati per raccogliere meno dati possibile), e di informarsi bene sulle regole previste dall’ENAC per far volare i Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto ( www.enac.gov.it ).

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