L'ennesima truffa SMS questa volta sfrutta la crisi energetica

Spoofing SMS che sfrutta la crisi energetica

 

Gli hacker hanno adattato la tecnica dello spoofing SMS (o smishing) sfruttando l’attuale crisi energetica e i problemi relativi al riscaldamento per il prossimo inverno viste le difficoltà nell’approvvigionamento del gas: sfruttando un classico schema di smishing ben congeniato, i criminal hacker truffano gli ignari utenti usando come esca un’offerta per l’acquisto del pellet.

 

Ovviamente la truffa dell’e-commerce, basata sul mancato invio della merce a fronte di una transazione bancaria era già nota: si individua un prodotto di interesse, si contatta il fornitore, si contratta sul prezzo, si pattuisce una transazione normalmente con un anticipo percentuale dell’ammontare (caparra) e poi il saldo a ricezione della merce.

Nel caso della frode, purtroppo la merce non arriverà mai. E la caparra andrà persa.

Inutile rincorrere il fornitore: risulteranno dati falsi, generalità rubate, email non congrua e conto di bonifico (spesso paypal o carta di debito (ricarica) di vari tipi).

Di cosa dispone il criminale per avviare la truffa?

Il cyber criminale dispone dei seguenti strumenti:

  • una falsa identità;

  • un falso conto;

  • un server di telecomunicazione per simulazione di chiamate telefoniche (Spoofing) o di falsi SMS (smishing) attraverso un numero non reale: un server all’estero genera una chiamata intestando il numero telefonico con lo stesso numero del sito di e-commerce;

  • una falsa pagina web fedele all'originale del sito di e-commerce, ma fraudolenta per inserire le credenziali.

La truffa si svolge con questa dinamica:

1. Si cerca la merce: il pellet. Se ne trova un bancale in offerta e lo si acquista su un sito e-commerce che fa da “escrow”, perché giustamente si vuole un intermediario “fidato”. Si accede, si inseriscono i propri dati, si ordina il proprio bancale di pellet.

2. Dopo un po’ il frodatore ci scriverà sulla chat del sito intermediario di e-commerce e ci dirà che manca qualcosa, ad esempio occorre rettificare l’indirizzo inserito di spedizione e attende che ci si colleghi in chat: la trappola è pronta.

3. Non appena ci si collega in chat, scatta la trappola: il criminale telefona (perché ovviamente in possesso del numero di cellulare, richiesto in modo fraudolento prima dell’acquisto) e rivela che manca una specifica sull’indirizzo di consegna.

4. A quel punto, mentre gli rispondiamo in chat, il criminale ci rivela che ci sta inviando un link via SMS per cambiare i dati.

5. La trappola è pronta: basta cliccare sul link SMS ed è finita.

6. Si verrà reindirizzati in un sito civetta dell’e-commerce che chiederà di inserire le credenziali e-commerce per cambiare l’indirizzo e inserire quello corretto.

7. Il criminale riaggancerà il telefono, ruberà le credenziali, entrerà in nostra vece e confermerà la ricezione anzitempo al nostro posto sbloccando il pagamento sul proprio conto falso (ovviamente fraudolento) del criminale.

Come capire se si tratta di una truffa?

Ci sono alcuni segnali a cui fare attenzione, normalmente il dibattito con il venditore assume toni sospetti: vengono fatte richieste atipiche come la richiesta del cellulare, in modo da agganciare la vittima fuori dal sito di e-commerce, in seguito via sms o chat arrivano richieste per la correzione di alcuni dati o dati mancanti, che servono a reindirizzare la vittima su siti civetta, creati per rubare le credenziali.

Come evitare questo tipo di truffa?

1. diffidare di annunci con prezzi molto bassi rispetto ad altri;

2. non scambiare mai il proprio numero di telefono per pagare su siti di vendita on line, potresti ricevere link fraudolenti tramite SMS o Whatsapp;

3. è buona norma non inserire mai le proprie credenziali tramite i link pervenuti via SMS, o quanto meno controllare sempre il sito a cui si viene indirizzati.

 

 

 

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